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In questa guida spieghiamo come scegliere i bastoni da golf.
Come Scegliere Bastoni da Golf
Nel Golf si colpisce la palla con il bastone (club) ed esistono bastoni specializzati per distanza da coprire e tipo di tiro da eseguire. Le mazze da Golf hanno una lunghezza di circa un metro, posseggono una impugnatura (grip) da impugnare con entrambe le mani e una testa (head) per colpire la palla. Esistono numerosi bastoni e in partita il giocatore può portarne sino a 14, ma quelli fondamentali sono meno e in allenamento e nel gioco informale se ne utilizzano anche pochissimi. I bastoni si classificano in funzione della lunghezza del tiro che riescono a produrre considerando traiettorie standard che prevedono un’altezza massima di 25 / 30 metri. Iniziando dai tipi più potenti che si utilizzano per i primi colpi di avvicinamento al green abbiamo la serie dei legni (wood), seguiti dai ferri (iron) e dai wedge per arrivare al putter cioè la mazza speciale che si utilizza solo e soltanto sul green. Da anni non viene più utilizzato il legno che è rimasto solo nella denominazione dei bastoni più potenti, che vengono realizzati in acciaio o in compositi (grafite, carbonio, fibre, ecc.). I bastoni in acciaio favoriscono i giocatori dotati di potente muscolatura, quelli in composito sono più adatti a chi dispone di minore prestanza fisica e alle giocatrici per le quali esistono anche set dedicati. Più è flessibile il bastone (compositi) maggiore sarà la lunghezza del tiro con una rotazione veloce, mentre con una rotazione più lenta ma di maggiore potenza al momento dell’impatto testa-pallina otterremo risultati migliori con bastoni in acciaio. Tutti i bastoni da Golf sono caratterizzati da un impugnatura per le mani (grip), uno stelo di varia lunghezza (shaft) e una testa (head) ovoidale per legni e ibridi, a spatola per ferri e wedge. La zona frontale della testa che colpisce la palla è la faccia, la linea inferiore la lama, la zona di attacco allo stelo il tacco e l’estremità opposta la punta. I bastoni da Golf sono elementi tecnici sofisticati e delicati da utilizzare sempre con grande cura per trarne il massimo. Lanciarli o gettarli può comprometterne irrimediabilmente le prestazioni. La testa va mantenuta sempre pulita curando di non danneggiarla con impatti con palline deteriorate, ostacoli o terreni duri. Quando la palla finisce su una superficie dura come ad esempio un sentiero battuto o asfaltato è preferibile spostare la pallina annunciandolo agli altri giocatori, droppandola senza vantaggio su un terreno che non danneggi il bastone da utilizzare.
Legni
I legni sono i bastoni più potenti, hanno un lungo stelo ed una grande testa ovoidale, il numero da 1 a 5 ne identifica i differenti tipi. Il legno n° 1 (driver) si utilizza solo dalla piazzola di partenza nella quale si usa il “tee” un piccolo piolo sul quale si appoggia la pallina per darle potenza e colpirla più facilmente dal basso. I driver hanno un lunghezza dello shaft notevole (120 / 140 cm) e una testa grande, ovoidale da 400 cc. Modelli recenti hanno una forma squadrata che permette di ottenere più facilmente tiri diritti distribuendo meglio il momento d’inerzia. La serie prosegue con i n° 2,3,4 e 5 di forma e caratteristiche simili ma con shaft via via più corto e testa più piccola che permettono lanci di minore distanza. Il legno n° 2 non è normalmente utilizzato, il n° 3 è il più comune, mentre il n° 4 e il 5 vengono spesso surrogati dagli ibridi o dai ferri
Ferri
I ferri costituiscono i bastoni più utilizzati, hanno una testa a spatola più o meno inclinata a seconda del numero. Dal n° 1 con testa poco inclinata per colpi bassi e lunghi si arriva al n° 9 con testa molto angolata per colpi alti e corti. Oggi i ferri 1 e 2 non vengono più utilizzati perché estremamente difficili da gestire, mentre i ferri 3 e 4 sempre più spesso vengono sostituiti dagli ibridi. Quindi sempre piò spesso la serie dei ferri va dal n° 5 al n° 9. I ferri sono i bastoni più utilizzati sul fairway e nelle buche corte anche per il colpo iniziale. Agli inizi è difficile apprezzare la differenza di prestazioni tra un ferro e il numero successivo o precedente quindi agli inizi o in allenamento si utilizzano solo il ferro 7 e il ferro 9. Utilizzare pochi bastoni è utilissimo anche ai giocatori evoluti perché permette di acquisire più rapidamente sensibilità e controllo del colpo. A Golf si vince calibrando i colpi negli ultimi 100 m. Più che il numero è importante che la serie dei ferri sia omogenea, in modo da avere la stessa impugnatura e caratteristiche simili per facilitarne l’impiego.
Ibridi
A metà fra legni e ferri esistono gli ibridi (hybrids): bastoni che dovrebbero combinare i pregi dei due tipi escludendone i difetti. Un ibrido si rivela spesso utile, si usa come un ferro ma ha una testa simile a un legno, una maggiore inclinazione (loft) della faccia e un baricentro più basso e arretrato. L’ibrido permette una traiettoria più alta e lunga rispetto ad un ferro dello stesso numero, rende più facile colpire la pallina nel giusto modo anche nell’erba alta, può essere usato sul fairway come i ferri dove senza il tee è più difficile utilizzare i legni.
Wedge
La serie dei wedge è composta da bastoni per colpi speciali: corti, alti e precisi. Simili ai ferri ma con faccia molto inclinata sono identificati da lettere (P D S W). Ne esistono vari ma i più comuni ed utili sono il Pitching wedge (P) e il Sand wedge (S). Il Pitching permette tiri molto alti e corti utilissimi per superare ostacoli (dossi, alberi, siepi, ecc.) o per avvicinamenti con precisione alla bandiera. Il Sand ha una testa specifica per non infossarsi e rappresenta il miglior modo per tirare fuori la palla da un bunker di sabbia (sand=sabbia). Il Sand può essere utilizzato anche sull’erba per i colpi più corti.
Putter
Il Putter è l’unico bastone utilizzabile sulla superficie del green. Si impugna in modo naturale sempre con entrambe le mani ma senza incrociarle o sovrapporle senza il guanto per ottenere una sensibilità maggiore. Con il Putter, che deve fornire colpi precisi ma non potenti non si effettua lo swing ma si colpisce la palla con una leggera e ben dosata oscillazione del bastone e delle braccia che devono costituire un tutt’uno. E’ forse la mazza più importante e va scelta in funzione delle proprie caratteristiche. Ne esistono con testa leggera a paletta e pesante piatta e larga ma la scelta è esclusivamente personale ed occorre provare entrambi i tipi prima di fare quella definitiva. I tiri finali sul green sono esclusivamente diritti quindi la forma della testa deve farci immediatamente comprendere l’allineamento ottimale per questo in genere i Putter hanno sistemi di riferimento. La palla si sposterà non in relazione al movimento del bastone ma perpendicolarmente alla faccia del Putter quando colpisce la palla. Vista dall’alto di un Putter che sta per colpire la palla al centro della faccia e perpendicolarmente come indica il riferimento, rosso in questo caso. Costretti a tirare sempre in direzione perpendicolare alla faccia quando il green è inclinato lateralmente si dovrà mirare non alla buca ma ad un punto immaginario posto sul lato sopraelevato distante dalla buca proporzionalmente alla pendenza percepita. In questo modo la pallina rallentando alla fine della traiettoria devierà lentamente cadendo in buca. La pallina infatti deve “cadere” nella buca arrivando sul bordo praticamente al termine della propria corsa, un tiro più lungo spesso salta la buca o rotea su una parte del bordo senza entrare con grave disappunto del giocatore.
L’insieme dei bastoni utilizzati dal giocatore si chiama sacca (bag) come il contenitore per trasportarli. La tabella successiva presenta un quadro sintetico dei bastoni più comuni con le distanze medie raggiungibili da ciascuno sia dai giocatori che dalle giocatrici con un riferimento a quanto ottengono i giocatori professionisti (le donne professioniste raggiungono distanze inferiori del 20%) ed il corredo suggerito in funzione del livello di gioco e per l’allenamento tecnico.
Chi inizia adotterà una sacca minima infatti già con un legno, il ferro 7, il sand ed il putter si può giocare su qualsiasi campo. Inizialmente avere troppi bastoni nella sacca è negativo perché rende difficile stabilire quello da utilizzare e ci si affida troppo al bastone e troppo poco alla fondamentale calibrazione del colpo. Un giocatore allenandosi solo con un ferro 7 dovrà forzare il colpo oltre i 120 m ed eseguire swing parziali sotto ai 100 m piuttosto che cercare ferri diversi. Questo tipo di allenamento è fondamentale e permette di raggiungere quella sensibilità nello swing che offre la possibilità di regolare e calibrare il colpo con molta precisione. In questo modo si raggiungerà rapidamente uno standard adeguato nell’eseguire lo swing e colpire la palla che permetterà di apprezzare le differenze fra i vari bastoni ed utilizzarli al meglio. Quindi la prima sacca veramente minimale sarà costituita da un legno per i tiri lunghi alla partenza, dal ferro 7 un vero e proprio jolly, dal sand che permette di eseguire tiri corti, superare ostacoli e agevoli uscite dai bunker sabbiosi oltre all’indispensabile putter per giocare sul green. Quando acquisteremo pratica potremo capire quali bastoni sono i più adatti al nostro personale modo di giocare e acquistare ulteriori mazze o un set completo omogeneo lasciando il set minimale per gli allenamenti o per prestarlo a familiari ed amici che vogliono seguirci sul campo
Bastoni da Golf più Venduti
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